Zurigo, tra salite e discese: so green, so chic

Categorie -, I nostri viaggi
Noi appena arrivati alla stazione di Zurigo

13 Luglio 2019.

Torino, mattina della nostra partenza. Zurigo, prima meta da raggiungere, noi i nostri 3 bimbi e le nostre biciclette.

Il mantra di tutta la giornata è stato uno e soltanto uno: “Ce la dobbiamo fare e ce la faremo!”.

Ricordo ancora, noi sotto casa, la nostra vecchia casa, mentre salivamo con fatica sulle nostre bici stra-cariche io pensavo tra me e me:

1) Se ce la caviamo sta volta non ci sarà mai più nulla che insieme non saremo in grado di fare;

2) Mi sento i super poteri;

3) Caspita, vorrei scattare 3000 foto ricordo, ma se lo faccio perdiamo il treno.

I carichi pesanti

Chi ha seguito il blog, sa cosa ci è capitato quel giorno, il problema dei biglietti fatti mesi prima e cestinati alla stazione di Milano, invece per chi ha iniziato solo ora a seguirci può trovare tutte le info ai seguenti links https://www.fiveinwonderland.com/torino-stoccolma-bici-treno/ https://www.fiveinwonderland.com/torino-stocc-arda-bici-treno/

Ma torniamo alla nostra meta del primissimo giorno di viaggio, che seppur con molte ore di ritardo e non poche difficoltà abbiamo raggiunto. Scesi da quel treno erano circa le 19.00, ad aspettarci due nonnine svizzere che se la contavano su una panchina, davanti al nostro binario… In realtà non erano lì per noi, ma sembrava lo fossero davvero, ci hanno sorriso, si sono complimentate con noi, come più o meno tutti quelli che ci avevano incontrati quel giorno, perché effettivamente non era cosa facile trovare due genitori, completamente pazzi e stracarichi, soli, con le bici e 3 bimbi a seguito.

Eravamo finalmente pronti a raggiungere casa della nostra amica Elisa, lei, una persona splendida conosciuta quando ancora viveva a Torino, dove io l’avevo accompagnata alla scoperta delle fasce porta bebè dopo la nascita del suo primo figlio. Nonostante il suo trasferimento a Zurigo, eravamo rimaste in contatto, ed era stata così gentile da offrirci ospitalità per poter visitare la sua nuova città, non smetterò mai di ringraziarla per questo.

Io a casa di Elisa

Devo ammettere che questa tappa ci ha piacevolmente sorpresi, inutile parlare della pulizia e dell’ordine, della puntualità dei mezzi pubblici, dei multi piani adibiti a bike parking, tutte cose che per chi arriva dall’Italia hanno del fantascientifico 😉 … Ciò che mi ha colpita di più di Zurigo però è stata la perfetta armonia della city, la metropoli, con la sua parte green, come il colore delle acque limpide del fiume che l’attraversa, il Limmat, così pulito da vedere la gente tuffarsi letteralmente dai suoi ponti, i lunghi viali che lo costeggiano permettono di passeggiare trovando lungo il suo percorso tutte le attrazioni principali della città fino ad arrivare al lago, i suoi parchi urbani, rigogliosi e curati, dove la gente può sonnecchiare sdraiandosi sull’erba in pausa pranzo, magari incastrando un momento di pausa e relax all’interno della giornata lavorativa.

Greta

Andando a spasso per la città noi abbiamo pranzato con la nostra coperta da picnic all’interno del Platzspitz, un bellissimo parco che nonostante il suo passato burrascoso degli anni ’80’/90, quando era stato denominato “Needle Park”, la mecca europea della droga, a seguito dell’evacuazione del 1992, è diventato un luogo tranquillo, pulito e rilassante.
Proseguendo la nostra visita ci siamo imbattuti in Bahnhofstrasse, una delle vie più costose ed esclusive al mondo, ovviamente guardando solo le vetrine, per poi arrivare al lago di Zurigo dove abbiamo passeggiato nel parco che lo circonda. Abbiamo respirato un’atmosfera di grande rilassatezza percorrendo il lungolago, abbiamo visto le persone prendere il sole, mangiare e bere qualcosa nei numerosi bistrot, abbiamo trovato dei veri e propri stabilimenti balneari, anche se noi non ci siamo fermati.

Zurigo, Platzspitz
Edo e J.
Greta e Edo
Edo e Greta al lago

Il simbolo della città è l’antico duomo, Grossmünster, dove secondo la leggenda Carlo Magno scoprì le tombe dei patroni Felix e Regula e vi fece edificare un primo luogo di culto come convento.

La Chiesa fu, nella prima metà del XVI secolo, lo scenario dove prese vita la Riforma protestante svizzero-tedesca, guidata da Zwingli e Bullinger. La scuola di teologia che ne faceva parte fu la culla dell’Università di Zurigo.

L’antico duomo di Zurigo, Grossmünster

Fraumünster, invece, è una chiesa che in passato comprendeva un monastero fondato nell’853 dal re Ludovico il Germanico. La costruzione, in prevalenza gotica, è in pietra arenaria ed è parte integrante del centro storico.

Zurigo può offrire davvero molto ai suoi visitatori, tra cui ampie scelte non solo di musei, chiese, monumenti ed esperienze tipiche da city life, bensì anche attività di svago all’aria aperta, immersi nella sua “natura urbana”, grazie all’equilibrio tra tutto ciò che possiede una grande città e la cura e conservazione della parte verde che ancora vive in essa, la riprova che l’essere umano, se vuole, può preservare l’ambiente in tutto il suo splendore.

Sono stati i primi giorni di viaggio più emozionanti, intensi e complicati della nostra vita da genitori viaggiatori. Mentre stavamo lasciando la città Fabris e Edo sono caduti per la prima volta, il nostro giovane avventuriero ne è uscito ferito e da lì in poi mai ha potuto dimenticare quanto faccia male battere sempre sulla stessa ferita che duole (quella è stata la prima di una lunga serie di cadute su quel ginocchio), in più, mai ha potuto dimenticare quanto possano bruciare le garze disinfettanti della nota marca del nostro kit di pronto soccorso, sono certa che lo ricorderà per sempre!

Alla prossima avventura,

Mamma Deb #fiveinwonderland

Su Instagram potete trovare le immagini e i racconti di quei giorni ai seguenti links

https://www.instagram.com/p/Bz2axQ8AHqW/?utm_source=ig_web_copy_link https://www.instagram.com/p/Bz4HbDBIUCe/?utm_source=ig_web_copy_link https://www.instagram.com/p/Bz9SextI3k-/?utm_source=ig_web_copy_link https://www.instagram.com/p/Bz_v9bHIfkW/?utm_source=ig_web_copy_link

2 commenti su “Zurigo, tra salite e discese: so green, so chic

    1. Nessun super potere, magari…diciamo che ci vuole tanta buona volontà e passione per quello che scegli di fare.
      Ma alla base ci deve essere la convinzione che tutto è possibile.
      Questa è la cosa che mi piace pensare sempre, che se lo voglio fare, lo posso fare.
      Aiuta tantissimo 🙂

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